sabato 3 luglio 2010

Mizar Stirpe di Drago

Nome: Mizar
Razza: umano
Sesso: maschio
Classi: swordsage 1/monaco 2
Allineamento: legale neutrale

Si narra che secoli orsono, Midgard era sotto il regno di un grande uomo, Sigmundr.
Questi aveva una peculiarità: amava gli uomini e non era per nulla timoroso degli Dei, tanto da sfidarli più volte.
Difatti si racconta della sua morte in uno scontro con Odino.
L'onorevole sovrano però, in punto di morte preannunciò alla sua consorte Hjordis, che avrebbe avuto un erede Sigfrido.
Cresciuto il giovane re, Odino, spaventato dalla possibilità che questi prendesse il cammino del padre, incaricò Loki di eliminare Sigfrido, tramite un pregevole inganno.
Così il divino ingannatore, attirò le attenzioni del fratellastro di sigfrido, Fafnir, regalando a lui un anello che gli avrebbe dato "oro eterno"
L'anello maledetto conosciuto come Andavarn, trasformò Fafnir in enorme Drago senza controllo che distruggeva tutto ciò che incontrava e si sporcava continuamente del sangue degli uomini.
A quel punto Sigfrido, forte della indole eroica ed ormai maggiorenne, impugnò la spada del padre per distruggere la bestia. Nel mentre si recava da Fafnir, Loki in forma di un vecchio saggio, gli disse che dopo aver ucciso il drago, doveva bagnarsi nel suo sangue ed assaggiarlo, in modo da ottenere l'invulnerabilità e poter difendere l'umanità da qualsiasi minaccia.
Sigfrido così fece,si immerse del sangue del mostro sconfitto, ed il suo corpo divento immune ad ogni ferita, tranne che per una piccola parte della spalla, rimasta coperta una foglia. Ma l'acquisizione di tale potere, cambiò la sua indole da prode guerriero a feroce cacciatore.
Egli sconfisse una valchiria inviata da Odino, Brunilde, e la tenne per i suoi piaceri personali, la quale poi in impeto di gelosia, colpì il suo compagno nel punto debole, dandogli la morte.
Dalla loro unione discendono ciò che noi tutti ora chiamiamo draconici, o stirpe di drago. Questi sono umani a tutti gli effetti, poichè nel passare dei secoli il loro sangue si è mischiato con quello degli umani. Spesso in modo involontario, manifestano poteri del loro retaggio draconico... alcuni affascinati da ciò ricercano il modo per risvegliare il potere dei loro antenati, altri,spaventati, nascondono ciò e conducono una vita normale.


Quella di Mizar è una storia particolare, sembra segnata da un destino assai più grande.
Nato un piccolo villaggio nella costa dell'artiglio, ai confini della capitale tairfang, all'età di 3 anni mostrò segni della sua stirpe draconica. Capelli biondo scuro, pelle scura ed occhi castano chiarissimo tendevano all'oro che talvolta assumevano una forma assottigliata come quelli di un rettile. Il padre vista la non corrispondenza con quelli che erano i suoi tratti tipici, accusò la moglie di adulterio ed in preda ad un attacco d'ira la uccise.
Alla vista di ciò mizar fuggì, ed fu così che a salvarlo dalla rabbia del padre, intervenne un monaco di nome Raghen, che all'oggi è il suo maestro.
Cresciuto nel monastero delle tigri bianche, Raghen insegnò a mizar l'arte del combattimento senz'armi ed inculcò in egli di ideali di perfezione spirituale e di forza interiore.

Derska

Derska - è una città portuale di piccole dimensioni.
Recintata da una palizzata in legno e circondata da campi coltivati è l'unica altra cittadina presente nella costa dell'artiglio.
Vi si giunge seguendo il naturale pendio delle montagne che pian piano degradano verso il mare; lungo tale percorso si vedono i tetti delle case qualche campanile o qualche edificio più alto che smorza la monotonia della vista.
Dietro questo tappeto di cocci rossi dei tetti si scorgono le cime dei pennoni delle navi.
La cittadina si sviluppa attorno a una piazza principale da cui si snodano una serie di viuzze che come vene e capillari giungono in ogni punto del borgo.
Gli accessi principali alla piazza sono due strade, neanche tanto larghe, che giungono una da sud ovest e una da sud.

Organizzazioni:
Avamposto della Marina Militare.
Gilda Mercantile

Eventi:
Settimanalmente ha luogo un Mercato di grandi dimensioni che coinvolge tutta la città.

Silf La Cangiante

Nome pg: Silf
Razza: Cangiante
Allineamento: Neutrale
Sesso: Femminile

PROLOGO
Le leggende asgardiani vogliono che la razza dei doppelganger origini direttamente dal dio Loki.
Personificazione dell'inganno e della malizia, Loki venne punito per i suoi crimini da Odino, condannandolo ad una lenta agonia fino al Ragnarok.
Dalle sue ferite, si dice che gocce del suo sangue divino infine assunsero vita propria: nacquero così i mutaforma, i doppelganger, creature dalle molteplici forme e dall'animo infido, caratteristiche eridate dal loro padre.
E questa razza si disperse nel mondo, confondendosi tra i diversi popoli grazie alla loro capacità di mutare d'aspetto.
A questo punto della leggenda, ci sono varie ipotesi sulla provenienza dei cangianti, la razza che discente direttamente dai doppelganger e, quindi, da Loki stesso.
La più accreditata è che un Mutaforma, di cui al giorno d'oggi si ignora l'identità, riuscì grazie alla sua sete di potere e alle sue capacità a conquistare un piccolo regno, rovesciandone il monarca e usurpando il trono.
Prese successivamente in moglie la figlia del precente sovrano, la quale diede alla luce due gemelli, un maschio e una femmina: erano questi il frutto ibrido di due differenti razze, i primi Cangianti.

Attualmente gli appartenenti a questa razza non sono ben visti, soprattutto dagli Umani, considerandoli imprevedibili e trattandoli spesso con eccessiva diffidenza.
Non c'è quindi da sorprendersi se la maggior parte dei Cangianti adulti preferisce nascondere la loro vera natura, assumendo di volta in volta differenti identità e confondendosi tra gli Umani.
Tuttavia, secondo alcune fonti ufficiose, esistono alcuni insediamenti abitati esclusivamente da Cangianti: si tratta perlopiù di piccoli villaggi, nascosti nelle profondità delle foreste o sulla sommità delle montagne, posti in cui raramente si spinge la gente normale.
I Cangianti che abitano questi luoghi sono ancora differenti dai loro consanguinei che abitano le grandi città umane: mentre questi ultimi spesso si dedicano indifferentemente ad attività lecite o meno, quelli provenienti dagli insediamenti nascosti hanno una filosofia differente.
Gli anziani tramandano la cultura del raggiungimento della perfezione spirituale che a loro è possibile grazie alle loro capacità sovrannaturali: secondo le usanze, non appena un membro della comunità raggiunge l'età adulta deve lasciare il villaggio per compiere il suo percorso di perfezionamento interiore, visitando ogni luogo conosciuto ed assorbendo quanto più possibile.
Solo allora sarà considerato realmente adulto e degno dell'approvazione degli anziani.
Può quindi capitare che un Cangiante, nel suo percorso di formazione, si unisca occasionalmente a gruppi di avventurieri per facilitare la sua missione.


Silf venne alla luce in uno dei villaggi nascosti agli occhi delle altre razze nelle profondità di una foresta al confine tra la costa dell'artiglio e le pianure d'ebano.
La comunità da cui proviene è perlopiù di indole pacifica, seppure molto sospettosi quando si trova ad avere rapporti con altre razze.
Unitamente al questa naturale diffidenza, a Silf vennero inculcate da bambina storie che descrivevano gli Umani come una razza spietata, crudele e opportunista; il che, detto da un Cangiante, può far ben capire quali sentimenti nutrono per gli Umani.
A differenza degli altri membri della comunità, soprattutto portati alla caccia o altre attività volte alla sussistenza del villaggio, Silf venne istruita direttamente dagli anziani, vedendo in lei le potenzialità per diventare in futuro la guida spirituale del popolo.
Ma durante la sua formazione, manifestò delle capacità magiche inaspettate, soprattutto perchè non aveva mai ricevuto alcun addestramento in questo campo.
Si trattava perlopiù di manifestazioni erratiche di poteri arcani, scatenate solitamente da forti emozioni o situazioni di forte stress.
Fu forse proprio per la perplessità degli anziani verso queste capacità che fu deciso di inviare prima del tempo Silf fuori nel mondo, alla ricerca della "perfezione".
Caratterialmente, Silf è oltremodo sospettosa di qualunque persona non appartenente alla sua razza: assumendo altre identità, cerca di evitare che occhi indiscreti possano posarsi su di lei, per la paura intrinseca causatale dai racconti d'infanzia.
Di natura pacifica, cerca sempre di arrivare ad una soluzione tramite la diplomazia e il buon senso; di rado utilizza le sue abilità mistiche, soprattutto per la poca confidenza con questi poteri e per la mancanza di una reale istruzione magica.
L'aspetto reale di Silf è quello classico dei Cangianti: carnagione grigiastra, corporatura simile agli Umani, l'assenza di lineamenti sul volto (eccezion fatta per un vago accenno di labbra e naso) ed occhi e capelli bianchi.
Quando cammina tra gli Umani o si trova ad interagire con altre razze, preferisce assumere l'aspetto di un giovane maschio Umano, presentandosi col nome di Peltas.